domenica 19 febbraio 2012

Le mie fatiche ebraico-sionistiche (seconda puntata)

Stato e libertà
Il carteggio Jabotinsky-Sciaky (1924-1939)
Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2002



E' il primo risultato di rilievo dalla mia ricerca dottorale torinese. Si tratta del primo carteggio  pubblicato tra un leader del sionismo mondiale e un esponente italiano. L'aspetto particolare è rappresentato dai due corrispondenti: Jabotinsky fu il leader di un movimento d'opposizione nazionalista e populista al sionismo nel periodo interbellico; Sciaky fu la mente del revisionismo italiano, ebreo d'origini greche, mai parte dell'"establishment italiano".
Le lettere propongono non soltanto uno spaccato dell'attività politica del sionismo revisionista e del suo rapporto con la diplomazia italiana, ma anche delle personalità dei suoi protagonisti. Il carteggio è stato reperito presso l'Istituto Jabotinsky di Tel Aviv.
Di particolare interesse mi sembra l'apparato critico di contorno a questo carteggio. Ho reperito molto materiale negli archivi israeliani: oltre all'Istituto Jabotinsky, all'Archivio Centrale della Storia del Popolo Ebraico e all'Archivio Sionistico Centrale di Gerusalemme. Mi riferisco in special modo al carteggio tra Alfonso Pacifici e Dante Lattes, i padri del sionismo italiano del Novecento.
Segnalo una breve postfazione dello storico Sergio I. Minerbi, che fa il punto sul rapporto diplomatico fra il movimento sionista e l'Italia fascista.
Anche in questo caso si segnalano alcune recensioni su riviste specialistiche ("Clio") e una segnalazione su "L'Indice dei libri del mese".


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